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Channel: Commenti a: Morire in cella, a 79 anni. Un saluto a Khaled Husseini, combattente palestinese
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Di: francesco giordano

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Nella notte di lunedì è morto nel reparto di massima sicurezza della

prigione di Benevento il combattente palestinese Khaled Hussein, 79

anni.
Khaled è morto per “cause naturali” hanno scritto le agenzie di

stampa, ma Khaled era tenuto in una cella ad “elevato indice di

vigilanza” per 13 anni, nonostante fosse anziano e malato.

Hussein,
militante del Fronte per la Liberazione della Palestina,
viene
arrestato in Grecia nel ’91 e estradato in Italia nel 1996, dove
l’
aspetta una condanna all’ergastolo per il sequestro della motonave

Achille Lauro, nel ’85.

Hussein nato in un villaggio vicino ad Haifa,
cancellato dall’
occupazione israeliana, ha mantenuto la sua dignità
fino alla fine.
Pur innocente delle accuse che gli hanno procurato l’
ergastolo, tra l’
altro comminato senza aver la possibilità di
difendersi, Hussein non ha
mai abbandonato la sua idea di lotta per la
liberazione della
Palestina.
In questi anni non gli hanno permesso di
curarsi, di usufruire di
alcun beneficio, ed ha subito ogni sorta di
violenza, fisica e morale.
Nel 2004, Hussein riceve la visita dell’FBI
e la richiesta di
collaborare oppure lo spettro di Guantanamo, ma il
vecchio combattente
mandandoli a quel paese disse semplicemente: non
vi dico nulla, avete
ucciso Arafat e fatto morire Abu Abbas, il
dirigente palestinese morto
d’infarto nel 2004.

Voglio ricordarlo per
l’immensa dignità e la gentilezza con cui ci
riceveva nelle poche
visite che ho potuto fargli.

Sempre con il sorriso pareva preoccupato
per noi, mentre noi ce ne
andavamo con la morte nel cuore, anche se
sostenuti dalla sua magnifica
coerenza e forza che non hanno piegato i
soprusi subiti, le sofferenze
per i familiari ammazzati dai sionisti
nei numerosi attacchi contro i
palestinesi.
“Morirò qui dentro, ci
disse più volte, ma vorrei che il mio corpo
tornasse almeno in un
paese arabo”.

Voglio ricordarlo anche con le parole di Ivan Della Mea,
anche lui
morto in questi giorni: “Chi ha compagni non morirà”.

Che
la terra ti sia lieve compagno e comandante Khaled.
Fino alla
Vittoria!!

Francesco Giordano


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